"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo non ha creato una sola foglia identica a un'altra."
- Paulo Coelho, Veronica decide di Morire -
L’associazione "Oltre l’Orizzonte – per la promozione del benessere psichico" è nata il 29 luglio 1999. Il nome e il logo rappresentano il salto culturale auspicato per galoppare oltre la paura, l'indifferenza, l'ignoranza e la ghettizzazione verso il riconoscimento dei diritti di piena cittadinanza delle persone affette da disturbi psichici e per la loro inclusione sociale. L'associazione è composta da persone con disagio psichico, da familiari e da simpatizzanti che desiderano recuperare il valore genuino dei rapporti interpersonali.
presso Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, Via de Rossi 26, Pistoia
ore 15.30 Dalla centralità dei servizi alla centralità della persona. A che punto siamo?
Prof. Paola Carozza, direttore Dipartimento di salute mentale di Ferrara
Prof. Paola Carozza, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze di Ferrara, autrice di numerose pubblicazioni sulla riabilitazione psichiatrica e sull’organizzazione dei servizi di salute mentale e membro del Direttivo della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale.
ore 17.00 Le nuove competenze richieste agli psichiatri: obiettivi e contenuti del Master “Trattamenti psicosociali orientati all’evidenza e al recovery” presso l’Università di Ferrara
dott. Michele Pavanati, psichiatra del DSM di Ferrara
ore 17.30 “La salute mentale nell’Area ASL Centro”: alcune buone pratiche
Dott. Giuliano Casu, direttore del dipartimento di salute mentale Area ASL Centro
A seguire: interventi del pubblico
Locandina evento e in allegato "Bibliografia di Paola Carozza"
In occasione della giornata nazionale della salute mentale ( 5 dicembre) l’associazione Oltre l’Orizzonte annuncia una serie di incontri sul tema della riabilitazione psichica ovvero della possibilità di ricostruire percorsi di vita nonostante i disturbi psichici. Le normative toscane dichiarano che “I percorsi di cura si realizzano attraverso processi emancipativi capaci di ricostruire i tessuti relazionali, affettivi, familiari, sociali e produttivi” con l’obiettivo principale di “superare definitivamente il paradigma della ‘stabilizzazione clinica’ in favore di riabilitazione/risocializzazione e di ripresa” anche sociale.”
I servizi per la salute mentale che si ispirano a questi principi devono spostare l'attenzione dai sintomi della malattia alla persona nel suo insieme di corpo, mente e psiche vista nel proprio contesto di vita. Si parla di recovery- ripresa e di empowerment (letteralmente “conferire potere”).
Perchè si potessero costruire le basi per potenziare tutte le possibili risorse del territorio pistoiese per favorire l'efficace attuazione di questi principi innovativi nel 2014 noi associazioni della salute mentale di Pistoia avevamo chiesto alla società della salute un patto territoriale per la salute mentale che fu accettato e formalmente sottoscritto nel 2015 ma i grossi sconvolgimenti organizzativi nella sanità toscana e il cambiamento di gestione del centro di salute mentale di Pistoia hanno causato uno stallo di più di un anno.
Il primo dicembre 2016, in un incontro fra i presidenti della sds pistoiese e i rappresentanti della direzione aziendale area centro e delle associazioni, il presidente e il direttore della società della salute di Pistoia hanno preso l’impegno formale di dare inizio agli incontri per la programmazione delle azioni dei vari ambiti previsti dal patto. Nell'evento del 12 dicembre verrà brevemente illustrato il patto territoriale partendo dal suo strumento basilare, il progetto personale individualizzato delle persone con disturbi psichici complessi previsto dalle normative toscane da molti anni ma ancora non applicate efficacemente nei territori. Il secondo incontro che si terrà il 14 gennaio 2017 ospiterà la prof. Paola Carozza, autrice di molti testi sulla riabilitazione in psichiatria e direttore del dipartimento di Salute mentale di Ferrara, che darà al tema un più largo respiro basato su evidenze in ambito internazionale pur calando il suo intervento in un concreto piano operativo. Nell'incontro il suo collaboratore dott.Pavanati illustrerà Le nuove competenze richieste agli psichiatri: obiettivi e contenuti del Master “Trattamenti psicosociali orientati all’evidenza e al recovery”, un master offerto per la prima volta quest'anno dall'Università di Ferrara.
Gli incontri si terranno presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia
Via de Rossi 26, Pistoia
12 dicembre 2016 ore 15.30
ore 15.30 La nascita del patto territoriale per la salute mentale
Kira Pellegrini presidente dell'associazione Oltre l'Orizzonte per la promozione del benessere psichico
ore 16 Il patto territoriale per la salute mentale: metodi, percorsi e risultati attesi
dott. Daniele Mannelli, responsabile di zona ASL e direttore della Società della salute pistoiese
ore 16.15 Il trattamento personalizzato in salute mentale
Prof. Andrea Fagiolini, Direttore Clinica Psichiatrica e della Scuola di specializzazione in Psichiatria e titolare dell’insegnamento in Psichiatria Università di Siena
Responsabile Usl Area Vasta Sud-Est
ore 17.00 Il PTI nel nuovo modello di accreditamento regionale dei servizi per la salute mentale: novità e adempimenti
dott. Ivano Cerretini, Responsabile Qualità e Sicurezza del Paziente
17.30 Interventi dal pubblico
14 gennaio 2017
presso Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia
Via de Rossi 26, Pistoia
“Costruire e ricostruire percorsi di vita nonostante i disturbi psichici
ore 15.30 Dalla centralità dei servizi alla centralità della persona. A che punto siamo?
Prof. Paola Carozza, direttore Dipartimento di salute mentale di Ferrara
ore 17.00 Le nuove competenze richieste agli psichiatri: obiettivi e contenuti del Master “Trattamenti psicosociali orientati all’evidenza e al recovery” presso l’Università di Ferrara
dott. Michele Pavanati, psichiatra del DSM di Ferrara
ore 17.30 “La salute mentale nell’Area ASL Centro”: alcune buone pratiche
Dott. Giuliano Casu, direttore del dipartimento di salute mentale Area ASL Centro
Interventi del pubblico
L’associazione Oltre l’Orizzonte si dedica alla difesa dei diritti dei sofferenti psichici e al potenziamento dei servizi territoriali a loro dedicati. Le criticità che nel 1999 constatavamo all’interno dell’unità funzionale erano l’eccessiva “ambulatorietà” della presa in carico e la disattenzione alla persona nel suo insieme e ai cosiddetti “non collaboranti” o “persi di vista”. ”. Però, c’erano delle basi promettenti da sviluppare sia le normative regionali attente alla promozione della persona che alcune buone pratiche nei servizi stessi, Era quasi inesistente l'integrazione socio-sanitaria con i servizi territoriali, in particolare per il lavoro e l'abitare. In 17 anni ci siamo adoperati perchè i servizi venissero potenziati e per creare sensibilità e risorse disponibili nel territorio per il rinnovamento tanto auspicato. Purtroppo la soppressione delle province, la riorganizzazione delle ASL e la gestione miope del centro di salute mentale ci hanno sconcertato.Temiamo che invece di andare avanti in un percorso evolutivo dei servizi per la salute mentale a Pistoia si vada verso un'involuzione che vedrà il centro di salute mentale ridotto a un semplice ambulatorio psichiatrico, come era alla fine degli anni '90.
Kira Pellegrini, presidente di Oltre l'Orizzonte, associazione onlus per la promozione del benessere psichico
A dicembre 2015 l'associazione Oltre l'Orizzonte ha presentato il progetto "Scrivere sé stessi" che ha consistito nella scrittura della propria autobiografia da parte di 9 persone con disturbi psichici con la consulenza di Rita Gualtierotti, esperta della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari.
Su Youtube troverete le registrazioni dei momenti salienti delle due giornate di presentazione al pubblico: i libri, la lettura di un brano della propria autobiografia da parte degli autori, la metodologia e il rapporto relazionale creato raccontato dalla prof. Gualtierotti, la spiegazione del lavoro di editing per la stampa fatto dalla volontaria Daniela Papini. Le altre registrazioni riportano i contributi dello psichiatra G. Tibaldi e dello Psicoperapeuta Andrea Bonacchi, esperti di scrittura autobiografica come strumento riabilitativo e la testimonianza del concittadino Fiorenzo Gori sulle strategie da mettere in atto per non soccombere alla malattia. Le ultime due registrazioni contengono una riflessione sul progetto da parte degli amministratori locali, dott. D'Anza e dott. Mannelli.
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Presso l'associazione (Via Macallè,19 –51100 Pistoia) è possibile avere sia la documentazione cartacea del progetto che il dvd.
- Kira Pellegrini, presidente di Oltre l'Orizzonte, associazione onlus per la promozione del benessere psichico
Non partecipiamo alla festa del volontariato perché siamo stanchi di passerelle e di promesse. L’anno scorso la firma solenne del patto territoriale per la salute mentale fra la società della salute pistoiese e le associazioni del settore ci aveva fatto sperare in azioni concrete, condivise e compartecipate che portassero a un cambiamento migliorativo nell’approccio terapeutico in questo campo. Invece tutto si è arenato: gli psichiatri non si sono adoperati per attivarlo e continuano a enfatizzare la funzione dei farmaci rispetto agli altri strumenti riabilitativi; il piano triennale della provincia per l’occupazione dei disabili psichici si è rivelata una semplice dichiarazione di intenti, con proposte superate e provatamente inefficaci che serviranno semplicemente a foraggiare l’agenzia formativa che ha vinto il progetto. Sono scomparsi lo sportello informativo e la commissione interistituzionale per l’amministrazione di sostegno che tanto avevano fatto per aiutare utenti e familiari a mediare con i servizi e con il giudice tutelare. Per il rinnovo della patente di guida, di solito non concesso per più di un anno ai sofferenti psichici della nostra città, è aumentata la burocrazia, così come sono aumentati i costi, che gravano sulle famiglie visto che la maggior parte di queste persone non ha un lavoro.
Troppe cose ci inquietano e ci preoccupano, dopo quasi vent’anni di incessante impegno. Siamo stati sempre sicuri che si sarebbe potuto fare qualcosa per migliorare, ora siamo stanchi e sfiduciati. Auguriamo ai nostri colleghi che sia una bella festa.
Ad aprile 2016 un piccolo gruppo de “I ragazzi del venerdì” si è recato alla “Casa di Gello” nella quale l'associazione Agrabah gestisce un centro diurno per autistici adulti. Scopo della visita era un incontro con Edoardo Salvi, l’artista che ha arricchito la casa con molti dipinti pensati e realizzati specificamente per questo luogo e per le persone che ospita.
Salvi è caro alla nostra associazione perchè fin dalla nostra nascita ha sempre risposto ai nostri appelli con proposte creative che toccano il profondo dei sentimenti. In questo incontro l'artista non ha voluto parlare di sé e del proprio lavoro ma ha messo l'accento su che cosa l'ha ispirato a quelle realizzazioni. Innanzitutto ha dato importanza ai colori forti come per richiamare alla vita emozioni sopite in persone che non riescono a esprimerle.
Nel quadro che Salvi ci ha presentato come "Chiamalo sonno" nella grande sala polivalente, le figure sono immobili, chiuse in se stesse come dormienti, in attesa di risvegliarsi alla vita. Sembrano pronte a farlo per la forza che il colore conferisce loro.
Passare subito all’altro dipinto di grandi dimensioni, "Risveglio", posto a pendant del precedente, ha suscitato vivo interesse: la vita imprigionata nelle pietre si risveglia, il colore predominante è l'azzurro e il coniglio rosso, completamente a suo agio, si alimenta, promettendo una vita serena di partecipazione.
La visita è continuata e la visione delle opere è stata libera, non c'era bisogno di molte spiegazioni per godere della magìa, di colori, forme, personaggi e paesaggi. Saranno altri i momenti per approfondimenti tematici e simbolici. Si consiglia anche il catalogo, edito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia,nel quale sono riprodotti tutti dipinti unitamente ad uno scritto firmato da Tristano Ilari a cura di Edoardo Salvi.
L'incontro è stato memorabile per l'aspetto artistico ma anche per quello che riguarda l'offerta riabilitativa del centro. Abbiamo incontrato il presidente e la vice presidente di Agrabah, due genitori che hanno voluto la Casa di Gello e che la gestiscono con dedizione, e alcuni operatori. Ci hanno colpito i grandi spazi accoglienti, il giardino e l'orto dove gli ospiti vengono impegnati in un'attività lavorativa. Un bell'esempio di come progetti integrati di pubblico e privato possano rispondere in modo intelligente e innovativo alla domanda di presa in carico disabilità anche molto gravi.
(di mercoledì al villino Il Perseo, Viale Petrocchi 181 - ore 16.30 -18.30)
- La normativa regionale
- Innovazione del percorso riabilitativo
- La guarigione sociale
- Fra modulo cartaceo e progetto di vita
- Esercitazione: gli obiettivi a breve, a medio e a lungo termine
-Il ruolo dei vari attori del progetto
(la persona, i familiari, i servizi, l’amministratore di sostegno, la rete sociale)
-Le verifiche del progetto
La partecipazione è gratuita per utenti e familiari
Per l’iscrizione o per informazioni telefonare a Kira Pellegrini (328 9081569)
Nella Sala Maggiore del Palazzo comunale é stata presentata la
Sintesi dei lavori condotti dai focus group tematici
Con i presenti è stato discusso il profilo di salute della zona Pistoiese
Temi affrontati:
Immigrazione e salute
Solitudini che attraversano le nostre città e i nostri paesi
Malattie infettive e malattie riemergenti
Cronicità
Disabilità
Salute mentale
Malattia di Alzheimer
Percorso oncologico: assistenza extra-ospedaliera
Dopo le presentazioni delle sintesi è stata infatti aperta la
discussione
a cittadini, amministratori, operatori servizi, associazioni
Ha tratto le conclusioni il Presidente della SdS, Samuele Bertinelli
La presidente dell'associazione Oltre l'Orizzonte ha letto un documento che sintetizza la situazione dei servizi di Salute Mentale e le richieste dell'associazione
Profilo di salute _ Focus Salute Mentale _Pistoia, 12 gennaio 2016
Come portavoce del gruppo sulla salute mentale chiedo a tutti voi di tenere sempre presente che:
NON C’È SALUTE SENZA SALUTE MENTALE
Il gruppo di lavoro
La partecipazione al gruppo di lavoro è stata costante e talvolta piuttosto animata da parte delle associazioni. La presenza sanitaria è stata saltuaria e i servizi ASL si sono posti in una situazione principalmente di ascolto. Gli incontri sono stati tre arricchiti anche da riflessioni inviate via internet e puntualmente inserite da parte dei due facilitatori.
Metodologia
Si è partiti dalla narrazioni di storie e situazioni anche drammatiche per arrivare ad una discussione più sistematica sui bisogni suddivisi per aree tematiche (Salute mentale Infanzia-adolescenza, Salute Mentale Adulti, Dipendenze). Gli aspetti socio-sanitari sono molto intersecati, spesso “inscindibili” fra loro ma per approfondire la discussione sono stati analizzati separatamente.
Relazione
La relazione che leggerò non è quella preparata dalla coordinatrice del gruppo non per contestazione nei confronti della facilitatrice del gruppo, alla quale confermo la mia stima ma perchè nelle due settimane intercorse fra l'incarico di fare il portavoce e oggi sono accaduti fatti molto gravi che mi hanno fatto optare per un taglio diverso alla relazione. Tuttavia sono sicura di riportare fedelmente i contenuti emersi nel corso dei tre incontri. Comunque troverete tutto sulla documentazione presentata per intero alla società della salute.
La relazione ufficiale inizia con la definizione di salute da parte dell’organizzazione mondiale della sanità:
Stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l'individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all'interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell'ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni»
È certo che tutti aspiriamo a questo stato di “benessere emotivo e psicologico” e non sempre lo raggiungiamo ma pensate a quanto difficile deve essere per le persone affette da disturbi psichici.
Le malattie mentali sono varie e di varia natura e comportano sofferenze indicibili sia per le persone stesse che per i familiari. Quando i sintomi diventano cronici ne risente tutto il nucleo familiare, che facilmente si disgrega. Spesso rimane un unico genitore a sostenere il fardello psichico e il peso economico con la perenne preoccupazione del “dopo”.
Eppure le evidenze dimostrano che tutti possono migliorare la qualità della propria vita, che molti guariscono anche da malattie molto gravi, e che per molti altri si può raggiungere un livello di resilienza, cioè, di capacità di tenuta che permette di costruirsi una vita soddisfacente e di andare avanti dopo momenti di crisi.
Cosa serve dunque?
Le statistiche ci dicono che la componente farmacologica, quando necessaria, non incide più del 10-15%. Però quanta responsabilità per gli psichiatri che si concentrano quasi esclusivamente su questa! Occorre che la prescrizione sia appropriata, che sia monitorata e aggiustata attentamente perché ogni persona è diversa dall’altra, ogni periodo della vita è particolare e tutti ormai sappiamo quanto siano pesanti e talvolta invalidanti gli effetti collaterali dei farmaci. Non sempre questo avviene. Il resto del “lavoro sanitario” dovrebbe puntare a quello che viene definito dalla parola inglese empowerment – “dare potere”, mettere in grado di, o meglio “aiutare le persone a scoprire le proprie potenzialità, a recuperare la propria autostima, a prendersi le responsabilità della propria vita. Le associazioni rimproverano l’approccio ancora massicciamente ambulatoriale. Le attività riabilitative importantissime e di buon livello che sono state messe in piedi anche all’interno dell’unità funzionale sono considerate da parte degli psichiatri solo come forme di intrattenimento e quindi perdono di efficacia.
Molti pazienti e familiari dei nostri servizi si lamentano di essere trattati con paternalismo e poco rispetto, della mancanza di empatia, dei tempi di attesa interminabili. Sostengono di non ricevere informazioni né sui farmaci, né sui servizi, né sui loro diritti.
Le normative regionali si ispirano ad una visione più innovativa ma la Regione non prescrive misure impositive e le normative vengono poco applicate. I piani sociosanitari regionali prevedono da più di dieci anni i progetti individuali personalizzati. Questo comporta una presa in carico continuativa di più figure professionali ma gli psicologi sono diventati merce rara con molteplici mansioni anche fuori dell’unità funzionale e il lavoro di èquipe è inesistente. Le verifiche dell’efficacia del progetto sono considerate burocrazia e i pazienti non sono gli attori protagonisti del proprio progetto di vita come dovrebbe essere.
Ma allora è solo colpa degli psichiatri? Sicuramente no.
Per essere efficaci i progetti riabilitativi hanno bisogno di quel restante 85-90% che dipende dal socio-sanitario, previsto fin dal 1997 e mai attivato con efficacia. Gli operatori della psichiatria sono sempre stati in trincea, praticamente soli a gestire le emergenze e piano piano si sono occupati solo di quelle arrivando alla convinzione anche inconscia che bisogni soltanto attutire i sintomi perché tanto le persone non migliorano. E allora l’uso massiccio dei farmaci sembra essere l’unica soluzione. Negli ultimi anni è stata anche eliminata la supervisione esterna con la convinzione che fossero “soldi buttati via.”
Gli uffici, i referenti, le amministrazioni con cui gli operatori della salute mentale si devono interfacciare sono innumerevoli, la burocrazia eccessiva e i tempi si allungano in maniera spropositata.
Contiamo sulla società della salute per delineare chiaramente i processi interni ai servizi sanitari e a quelli socio-sanitari, con la designazione dei responsabili del processo e la comunicazione chiara ai cittadini sui dirigenti e funzionari da contattare. Diventa sempre più necessario creare una modalità chiara, trasparente e “integrata” per veicolare le informazioni ai cittadini e facilitare l’accesso ai tutti i servizi.
Devono essere applicati alcuni strumenti già previsti:
Bisogna operare anche per la socialità :
Conclusioni:
Nell’augurare buona vita a tutti ribadisco che non c’è salute senza salute mentale.
Kira Pellegrini, presidente dell'associazione Oltre l'Orizzonte
Scrivere se stessi
l’autobiografia per il benessere psichico
per riconoscersi e conoscersi di nuovo
per ritrovarsi e ritrovare creatività e talenti
La sofferenza mentale come tappa e non come destino
11 dicembre 2015 ore 16-19.30 Circolo N. Puccini - tel. 0573 400180 Capostrada - Pistoia
16.00 - Ringraziamento agli autori- Kira Pellegrini - presidente di Oltre l'Orizzonte
16.30 - Saluti del Dipartimento di salute mentale - dott. Vito D’Anza, coordinatore
16.45 - Letture tratte dalle autobiografie
17.15 - Commenti liberi degli autori
18.00 - La lunga esperienza con Oltre l'Orizzonte - prof. Rita Gualtierotti - esperta in metodologie autobiografiche
18.30 - La documentazione: dal manoscritto alla stampa - Daniela Papini, volontaria di Oltre l’Orizzonte
18.45 - Il progetto "Scrivere se stessi" e Oltre … - Kira Pellegrini
19.00 - Saluti - Marcello Magrini, presidente delegazione Cesvot Pistoia
- Daniele Mannelli, responsabile Zona Distretto Pistoiese ASL3 e della Società della Salute Pistoiese
19.30- Conversazione fra gli intervenuti
20.00 - Cena con gli autori
16 dicembre 2015 ore 15-18.30 Sala Sinodale del Palazzo dei Vescovi Piazza Duomo - Pistoia
15.00 - Presentazione del progetto "Scrivere se stessi" - Kira Pellegrini - presidente associazione Oltre l'Orizzonte
15.30 - Letture tratte dalle autobiografie e testimonianze degli autori
16.00 - Ad ogni vita il suo racconto- prof. Rita Gualtierotti, esperta in metodologie autobiografiche
16.30 - Sopravvivere alla catastrofe: le storie di guarigione nella psichiatria di comunità - dott. Giuseppe Tibaldi, CSM ASLTO2
17.15 - Il racconto della vita: ascolto e trasformazione - dott. Andrea Bonacchi - medico, psicologo clinico e psicoterapeuta
17.45 - Quando il narrarsi diventa prendersi cura di sé: frammenti di una esperienza - prof. Fiorenzo Gori
18.00 - Saluti di Samuele Bertinelli, sindaco di Pistoia e presidente della società della salute
Con il patrocinio di
Per contatti: Oltre l'orizzonte - tel.: 328-9081569