"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo non ha creato una sola foglia identica a un'altra."
- Paulo Coelho, Veronica decide di Morire -
L’associazione Oltre l’Orizzonte si dedica alla difesa dei diritti dei sofferenti psichici e al potenziamento dei servizi territoriali a loro dedicati. Le criticità che nel 1999 constatavamo all’interno dell’unità funzionale erano l’eccessiva “ambulatorietà” della presa in carico e la disattenzione alla persona nel suo insieme e ai cosiddetti “non collaboranti” o “persi di vista”. ”. Però, c’erano delle basi promettenti da sviluppare sia le normative regionali attente alla promozione della persona che alcune buone pratiche nei servizi stessi, Era quasi inesistente l'integrazione socio-sanitaria con i servizi territoriali, in particolare per il lavoro e l'abitare. In 17 anni ci siamo adoperati perchè i servizi venissero potenziati e per creare sensibilità e risorse disponibili nel territorio per il rinnovamento tanto auspicato. Purtroppo la soppressione delle province, la riorganizzazione delle ASL e la gestione miope del centro di salute mentale ci hanno sconcertato.Temiamo che invece di andare avanti in un percorso evolutivo dei servizi per la salute mentale a Pistoia si vada verso un'involuzione che vedrà il centro di salute mentale ridotto a un semplice ambulatorio psichiatrico, come era alla fine degli anni '90.
Kira Pellegrini, presidente di Oltre l'Orizzonte, associazione onlus per la promozione del benessere psichico
Non partecipiamo alla festa del volontariato perché siamo stanchi di passerelle e di promesse. L’anno scorso la firma solenne del patto territoriale per la salute mentale fra la società della salute pistoiese e le associazioni del settore ci aveva fatto sperare in azioni concrete, condivise e compartecipate che portassero a un cambiamento migliorativo nell’approccio terapeutico in questo campo. Invece tutto si è arenato: gli psichiatri non si sono adoperati per attivarlo e continuano a enfatizzare la funzione dei farmaci rispetto agli altri strumenti riabilitativi; il piano triennale della provincia per l’occupazione dei disabili psichici si è rivelata una semplice dichiarazione di intenti, con proposte superate e provatamente inefficaci che serviranno semplicemente a foraggiare l’agenzia formativa che ha vinto il progetto. Sono scomparsi lo sportello informativo e la commissione interistituzionale per l’amministrazione di sostegno che tanto avevano fatto per aiutare utenti e familiari a mediare con i servizi e con il giudice tutelare. Per il rinnovo della patente di guida, di solito non concesso per più di un anno ai sofferenti psichici della nostra città, è aumentata la burocrazia, così come sono aumentati i costi, che gravano sulle famiglie visto che la maggior parte di queste persone non ha un lavoro.
Troppe cose ci inquietano e ci preoccupano, dopo quasi vent’anni di incessante impegno. Siamo stati sempre sicuri che si sarebbe potuto fare qualcosa per migliorare, ora siamo stanchi e sfiduciati. Auguriamo ai nostri colleghi che sia una bella festa.