"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo non ha creato una sola foglia identica a un'altra."
- Paulo Coelho, Veronica decide di Morire -
A fronte di 58 richieste di contatto, avvenute tramite telefonata diretta, email o tramite social networks, le persone con cui vi sono stati incontri o contatti successivi al primo sono state 24.
L’ età media è di 36 anni. Un considerevole numero di richieste é provenuta da ragazzi o giovani adulti. La maggioranza di sesso femminile.
La tipologia di problematiche riportate sono state per la maggior parte inerenti l 'ambito psichico o familiare,in linea con l’ utenza a cui il progetto e la relativa comunicazione pubblicitaria era rivolto. Spesso in risposta a situazioni divenute insostenibili senza un sostegno esterno, quindi legate a un momento di emergenza.
Si è cercato di garantire ad ogni persona un collegamento alle possibili alternative per proseguire nella presain carico della propria problematica, con attenzione alla unicità e specificità di ogni situazione.
Per la maggior parte si tratta di persone motivate e consapevoli di dover affrontare certi aspetti della propria vita o una situazione divenuta problematica, ma limitati nel chiedere un aiuto da una mancata informazione o da una carenza di aiuto a livello familiare o sociale, che non favorisce l' ascolto dei bisogni.
L’ aver avuto un iniziale sostegno e un rinforzo a proseguire in un percorso di cura di sé si ritiene abbia avuto una positiva influenza su queste persone. L’ utenza più giovane , in particolare, ha mostrato nella maggior parte delle volte di trarre giovamento dal poter parlare apertamente della situazione o del malessere riportatoe nella lettura di esso in una prospettiva costruttiva e volta alla prevenzione di una cronicizzazione o evoluzione del malessere.
Il breve periodo di sperimentazione ha quindi permesso di raccogliere un campione relativo al genere di aiuto richiesto che, seppur piccolo, fornisce una informazione su quelli che possono essere i bisogni più frequenti in questo momento e i motivi per cui si fatica a chiedere aiuto ai servizi dedicati alla salute mentale.
Si ritiene possa essere utile proseguire questa azione anche per permettere alla associazione di modulare nel modo più adeguato le modalità per accogliere i bisogni evidenziati e fornire una risposta ad essi.
Serena Petrocelli