"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo non ha creato una sola foglia identica a un'altra."
- Paulo Coelho, Veronica decide di Morire -
Il 15 ottobre c’è stata un’importante verifica dei servizi di salute mentale a Pistoia a cura della Regione Toscana e del Coordinamento Toscano delle Associazioni per la salute mentale, alla presenza della direzione dell’ASL 3, della consulta del dipartimento della salute mentale di Pistoia e Valdinievole, dell'assessore alle politiche sociali del Comune di Pistoia, della presidente della Provincia e di dirigenti del centro per l’impiego della provincia. Nella prima parte dell’incontro i rappresentanti della regione hanno illustrato i dati riguardo ai servizi erogati dal 2008 al 2012 dai quali risulta che nell’ASL pistoiese come sempre la spesa procapite per la salute mentale è la più bassa di tutta la Toscana: circa 51 euro, mentre la media regionale si attesta su più di 71 euro per persona.
Ancor più preoccupante risulta che all’interno di questa cifra Pistoia utilizza male il finanziamento, dedicando molto di più all’ospedale e al ricovero in residenze fuori ASL piuttosto che alla riabilitazione e all’inclusione sociale, per le quali siamo penultime in Toscana.
Anche per quanto riguarda il personale Pistoia dimostra di avere disinvestito in servizi riabilitativi: dal 2008 al 2012 in regione si è passati da 52,62 operatori su 100.000 abitanti a 51,99, a Pistoia da 46,62 a 36 (con ulteriori riduzioni nel 2013) tagliando soprattutto gli educatori e i tecnici della riabilitazione, comprendendo sia l’infanzia e l’adolescenza che gli adulti, mentre in ASL come Prato, Grosseto, Firenze, ed Empoli educatori e tecnici sono aumentati. Preoccupa il fatto che in tutta la Toscana è notevolmente diminuito il numero di psicologi, eccetto a Firenze e a Grosseto.
Oltre a constatare l’impostazione prevalentemente sanitaria e farmacologica dei servizi psichiatrici che anche questi dati confermano, nell’incontro le associazioni della consulta del dipartimento di salute mentale hanno lamentato la scarsa applicazione delle normative regionali riguardo all’integrazione con gli enti locali per l’offerta di servizi che vadano verso l’autonomia abitativa e lavorativa, anche se qualche piccolo passo avanti è stato fatto, soprattutto per l’impegno costante delle associazioni. Spesso è mancato sia l’impegno politico ad ogni livello che l’attenzione degli amministratori. Noi sappiamo che anche a Pistoia le persone possono essere accompagnate in percorsi riabilitativi efficaci. È ora di sostenere ciò che funziona, di formare gli operatori al lavoro di èquipe, di fare verifiche costruttive, di studiare le buone pratiche che si sono dimostrate efficaci in altre realtà, di sfruttare meglio le professionalità presenti, di snellire la burocrazia. Servono migliori capacità gestionali e progettuali, maggiore attenzione ai bisogni della persona, anche a quelli emotivi e relazionali. Per tutto questo è irrinunciabile l’investimento sulle risorse umane ma sono necessarie anche le prescritte risorse economiche da investire in modo oculato, perché fin dalla chiusura delle Ville Sbertoli ci sono sempre stati disattenzione e pressappochismo. Il direttore generale dell’ASL e i dirigenti delle amministrazioni locali hanno preso atto dello stato di abbandono più che decennale in cui è stata lasciata la salute mentale, sanno che deve cessare, per il bene di tutti, e si sono impegnati a farlo.
L'articolo è statopubblicato il 18 ottobre dal quotidiano Il Tirreno ed è stato riportato nella rassegna stampa dell'Asl.