"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo non ha creato una sola foglia identica a un'altra."
- Paulo Coelho, Veronica decide di Morire -
Corso_USL3 sulla_salute_mentale_3_edizione
Le date e i temi in elaborazione sono i seguenti:
Cosa significa “guarire”?
Il percorso formativo di questo anno intende proporre al centro delle riflessione la questione forse più complessa nel campo della psichiatria e della salute mentale: come si definisce la guarigione, e chi valuta la guarigione?
Temi e ipotesi di calendario
(Gli incontri si terranno, come sempre, alla Fabbrica delle Emozioni, il venerdì dalle 15 alle 18)
24 giugno: Presentazione del percorso. Esiste una guarigione “clinica”?
1° luglio: Gli studi epidemiologici sugli esiti e sui determinanti di esito
2 settembre: cosa significa guarire nel percorso psicoterapeutico?
30 settembre: cosa significa guarire nel percorso riabilitativo?
21 ottobre: la famiglia guarisce?
11 novembre: “… di guarire non me ne importa niente …. “ (riflessioni da un' esperienza di psicoterapia di gruppo con pazienti psicotici)
25 novembre: “ … quando mi riduce la terapia…?” Si può guarire dai farmaci?
Certamente le categorie che vengono utilizzate in medicina risultano scarsamente fruibili nel nostro campo: in salute mentale si può talvolta osservare come ad una scomparsa di sintomi (la cosiddetta “guarigione clinica”) corrisponda un peggioramento della vita relazionale e sociale; e, all’opposto, una riattivazione sintomatologica (dunque un peggioramento clinico) può accompagnare e addirittura favorire la ripresa di curiosità, interessi, motivazioni, azioni.
Altra questione di grande complessità: chi valuta la guarigione (o comunque lo stato di salute)? È esperienza assai comune nella pratica quotidiana che i punti di vista sullo stato di benessere o di malessere della persona possano risultare divergenti: ad esempio, una condizione complessiva di vita può essere considerata adeguata e soddisfacente dall’utente e, all’opposto, come un segno di cronicizzazione e aggravamento dai familiari.
L’obiettivo di questo percorso è pertanto quello di addentrarsi in questi nodi di complessità e di contraddittorietà per cercare, come sempre, di condividere una prospettiva utile soprattutto in chiave operativa.